Dicembre 2020 (26)

Home » La Rivista » Dicembre 2020 (26)

Dicembre 2020 (26)

di Claudia Perdighe

È sempre un piacere per me presentare un numero di Psicoterapeuti in Formazione, per diverse ragioni. La prima è che questa rivista la ho creata con un gruppo di allievi ormai oltre 12 anni fa ed è nata come una forma di esperimento; non sapevamo se avremmo avuto davvero sempre materiale interessante da pubblicare e se, soprattutto, avrebbe avuto un suo pubblico. A distanza di tanti anni sappiamo che continua ad esistere, ma soprattutto sappiamo che viene letta da tante persone (abbiamo un grande numero di contatti annui) e che, soprattutto, tanti colleghi ci dicono che è loro utile come canale di aggiornamento e approfondimento.
La seconda ragione è che quando curo, come in questo caso, un numero personalmente, trovo sempre tanti lavori interessanti segnalati dai diversi didatti. Questo mi sembra un bel segnale della qualità dei terapeuti che si specializzano nelle nostre scuole.
In questo numero nello specifico partiamo con un lavoro di Alessandro Giurgiola, Menti in Gabbia, sul trattamento dei pazienti in regime carcerario che parte da un tema che io trovo particolarmente interessante, vale a dire la distinzione tra diversi profili di personalità che non rispettano le norme sociali: il disturbo antisociale è solo uno dei possibili profili di personalità, che però va distinto da un altro profilo frequente in carcere, quello del disturbo psicopatico, che ha aspetti di similarità ma anche differenze, come ci mostra il collega. Giurgiola, che è direttamente impegnato nel lavoro con pazienti detenuti, ci fa una panoramica poi delle caratteristiche e possibilità di trattamento psicoterapeutico di questo tipo di pazienti, in regime detentivo. Basare il trattamento su una chiara comprensione di cosa muove il comportamento del paziente, senza basarsi solo su troppo ampie categorie diagnostiche, è certamente molto più fruttuoso nel trattamento. Come suggerito da un libro di qualche anno fa, Mafia e psicopatologia. Crimini, vittime e storie di straordinaria follia di Craparo, Ferraro e Lo Verso, in carcere per esempio si incontrano anche personalità come i mafiosi, difficilmente comprensibili se assimilati alla diagnosi di disturbo antisociale o anche psicopatia, dal momento che sono mossi da scopi e stati mentali del tutto diversi (per esempio, riconoscono l’autorità benché una autorità diversa da quelle giuridicamente riconosciute).
L’articolo di Paola Lioce, come si evince dal titolo La Psicoterapia online funziona? Alleanza terapeutica, esito ed implicazioni pratiche, è particolarmente attuale dal momento che nell’ultimo anno per ragioni di forza maggiore si è imposta alla maggior parte dei pazienti e dei terapeuti la necessità di passare da un setting in presenza a un setting a distanza, attraverso modalità telematiche. La collega nel suo lavoro prova a rispondere in particolare alla domanda: la modalità telematiche ha un impatto, e quale, sull’alleanza terapeutica?
Il terzo lavoro, La tricotillomania e il disturbo da escoriazione di Valeria Mignogna, ci riporta al mondo dei disturbi, e in particolare dei disturbi un po’ meno conosciuti e meno trattati da noi clinici. Valeria, infatti, ci presenta la tricotillomania e il disturbo da escoriazione nelle loro caratteristiche fenomenologiche, per poi dare una panoramica sui principali modelli di spiegazione dei disturbi e di trattamento.
La parte dei lavori teorici si chiude con Susanna Simeoni che nell’articolo L’Act applicata alla terapia di coppia, ci presenta una spiegazione in termini di Relational Frame Theory dei possibili problemi relazionali in una coppia e, soprattutto, ci da una serie di indicazioni molto pratiche e di facile applicabilità, per aiutare le coppie sia a riconoscere le modalità disfunzionali che creano e/o mantengono i problemi sia a costruire modalità relazionali più adattiva sia, ancora, a prendersi la responsabilità e impegnarsi per costruire il tipo di partner che si desidera essere in coppia.
Nella parte dedicata ai casi clinici, abbiamo il lavoro di Chiara Mignogna, Nessuno deve far male a nessuno, in cui viene presentato il caso di una paziente con disturbo ossessivo compulsivo. Uno degli aspetti che io trovo interessanti in questo lavoro, molto chiaro nella formulazione e nella descrizione del trattamento, è la traiettoria evolutiva attraverso cui il disturbo si sviluppa, nello specifico come un evento traumatico di violenza subita assume il significato di colpa.
Il numero si conclude con il caso di Silvia Zappattore, Disturbo Borderline in adolescenza: il caso di M., in cui viene bel illuminato non solo il funzionamento della paziente, che presenta anche altri disturbi in comorbilità come spesso accade, ma anche il trattamento con particolare attenzione agli aspetti relazionali e alle difficoltà di gestire i cicli interpersonali che la paziente attiva nella relazione terapeutica.

Buona lettura a tutti, sperando che apprezziate questi lavori come li ho apprezzati io.

 
Claudia Perdighe Presentazione del numero
Articoli teorici
Alessandro Giurgola Menti in gabbia. Il trattamento psicoterapeutico negli istituti penitenziari pp. 4-33                                                    
Paola Lioce La Psicoterapia online funziona? Alleanza terapeutica, esito ed implicazioni pratiche pp. 34-43
Valeria Mignogna Tricotillomania e disturbo da escoriazione pp. 44-74                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                            
Susanna Simeoni L’ACT applicata nella terapia di coppia pp. 75-97
Casi clinici
Chiara Mignogna                                                                  Nessuno deve far del male a nessuno: il Doc di Rebecca pp. 98-113
Silvia Zappatore                                 Disturbo Borderline in adolescenza: il caso di M. pp. 114-128
  Scarica l’intera rivista 
Foto di RODNAE Productions da Pexels
2021-02-07T23:03:48+01:00Articoli|

Share This Story, Choose Your Platform!

Torna in cima