Gli articoli inviati per la pubblicazione dovranno pervenire in formato word all’indirizzo e-mail psicoterapeutiinformazione@apc.it

Gli autori avranno cura di fornire l’indirizzo e-mail, indicazioni circa la città in cui lavorano, possibilmente specificando la Facoltà o Istituzione di provenienza e, infine, un recapito telefonico per eventuali comunicazioni.

La redazione si riserva di richiedere agli autori modifiche e revisioni qualora i lavori non rispondessero alle caratteristiche descritte.

È responsabilità degli autori ottenere i permessi scritti di riproduzione di materiale comparso in altre pubblicazioni o non di loro proprietà.

Si ricorda l’impegno (e responsabilità anche penale per plagio) a citare in modo corretto le fonti. Quando si utilizzano le opere scritte da terzi, occorre, infatti, includere sempre i riferimenti dell’opera consultata e del suo autore, tramite una citazione diretta nel testo e tramite la bibliografia (vedi anche sezione “bibliografia”). Nel caso in cui si presentino le idee altrui citando esattamente le stesse parole dell’autore, occorre usare sempre le virgolette, specificando, insieme al riferimento bibliografico tra parentesi, anche la pagina dell’ opera in cui è reperibile il pensiero citato. Anche nel caso si riporti il pensiero di un autore, senza adoperare però le stesse parole da esso utilizzate, è necessario citare il riferimento bibliografico.

Per le tesine di specializzazione si raccomanda di non superare le 20 cartelle (bibliografia esclusa). Per i casi clinici, il numero massimo di cartelle è fissato a 8.

Per quanto riguarda l’impaginazione, è di norma richiesto l’utilizzo del carattere Times di grandezza 11, con interlinea 1,5 e margini di pagina di 2.5 cm.

Non ci deve essere un indice.

Le parole di lingua straniera vanno digitate in corsivo.

I paragrafi ed i sottoparagrafi non devono essere numerati, ma solo segnalati con il grasseto (paragrafi) e corsivo (sottoparagrafi).

I diagrammi e le tabelle devono essere consegnati accompagnati dalle didascalie esplicative; inoltre, devono seguire una numerazione progressiva.

E’ bene evitare un uso eccessivo di schemi e elenchi puntati senza testo esplicativo.

Gli articoli devono comprendere nell’ordine:

  • Titolo, autore/i e relative affiliazioni (Istituzioni/Facoltà di provenienza).
  • Riassunto in italiano di circa 200 parole.
  • Riassunto in inglese di circa 200 parole

 

Bibliografia

La Bibliografia stesa in ordine alfabetico, rispettando le norme dell’American Psychological Association (APA).

Per gli articoli di riviste scientifiche: dovrà essere indicato il cognome dell’autore seguito dalla virgola e dalla sola iniziale del nome seguita dal punto. Nel caso in cui vi sia più di un autore, prima del cognome dell’ultimo autore va inserita la “&”. Dopo aver indicato l’autore, dovrà essere riportato l’anno di pubblicazione tra parentesi seguito dal punto e dal titolo dell’articolo. Infine dovrà essere riportato , in corsivo, il nome della rivista su cui l’articolo è stato pubblicato seguito dagli estremi della pubblicazione. Il nome della rivista deve essere riportato per esteso.

Croyle, R.T. & Ditto, P.H. (1990). Illness cognition and behavior: an experimental approach. Journal of Behavioral Medicine, 13, 31-52.

Palinkas, L.A., Reed, H.L., Reedy, K.R., Do, N.V., Case, H.S., & Finney, N.S. (2001).   Circannual pattern of hypothalamic-pituitary-tyroid (HTP) function and mood during extended Antarctic residence. Psychoendocrinology, 26, 421-431.

 

Per i libri:

dovrà essere riportato il cognome dell’autore seguito dalla virgola e dalla sola iniziale del nome. Nel caso in cui vi sia più di un autore, prima del cognome dell’ultimo autore va inserita la “&”. Dopo aver indicato l’autore, dovrà essere riportato l’anno di pubblicazione tra parentesi seguito dal punto e dal titolo del libro, in corsivo. Al titolo seguiranno il nome della città in cui è stato pubblicato ed il nome della casa editrice.

Nel caso in cui si tratti di pubblicazioni in lingua straniera, dopo aver riportato tutte le informazioni sopraindicate, dovrà essere riportato il titolo dell’eventuale traduzione italiana del libro, seguito dal nome della città di pubblicazione del libro tradotto, dalla casa editrice traduttrice e dall’anno di pubblicazione della traduzione.

Beck, A.T. & Freeman, A. (1990). Cognitive therapy of personality disorders. New York: The Guilford Press. Trad. it. Terapia cognitiva dei disturbi di personalità. Milano: Mediserve, 1993.

Freeman, A. (1992). Developing treatment conceptualizations in cognitive therapy. In A. Freeman & F.M. Dattilio (Eds), Comprehensive casebook of cognitive therapy (pp. 13-23). New York: Plenum.

Stangalino, C. (1992). Neuropsicologia della visual imagery. In S. Della Sala & M. Laiacona   (a cura di), Laboratorio di neuropsicologia (pp. 173-183). Veruno: Fondazione Clinica del Lavoro.

Steketee, G.S. (1993). Treatment of obsessive compulsive disorder. New York: the Guilford     Press.

 

I riferimenti bibliografici nel testo prevedono il cognome dell’autore senza iniziale, a meno di omonimie, e l’anno di pubblicazione in lingua originale dell’articolo o del libro: per esempio (Lambert, 1972); nel caso di due autori (Lambert e van Montfort, 1999); nel caso di più autori, si cita il primo seguito da et al. (Smith et al., 2001). Se lo stesso primo autore è citato nella stessa frase con due o più lavori diversi, si citeranno gli anni dei lavori, intervallati da una virgola (Beck et al., 1980, 1988). Nel caso in cui uno stesso autore abbia pubblicato nello stesso anno due o più lavori e quindi le citazioni nel testo risultassero uguali, si citano i lavori distinguendoli con le lettere in forma minuscola dopo l’ anno di pubblicazione:

“………….(Beck et al., 2000 a),………..(Beck et al., 2000b)………………(Beck et al., 2000c)…….”

Tale distinzione viene mantenuta anche quando si riporta il riferimento nella lista della bibliografia.

 

Comitato di Redazione della Rivista Psicoterapeuti in-Formazione