Definizione del problema secondo il paziente: sintomatologia dichiarata

Trascrizione delle parole del paziente: 

“Il problema è che quando devo fare delle cose nuove mi viene l’ansia.. Se devo partire,  se devo fare qualcosa di nuovo, se mi sento osservato, se sono al centro di tutte le attenzioni, mi sento giudicato. Pensa, prima non andavo a mangiare dai suoceri!  Appena mi mettevano il piatto davanti iniziavo a stare male. Credevo che dovevo mangiare per forza. Perché mi osservavano se mangiavo o meno, mi dicevano “mangia!”, “perché non mangi?” e mi vergognavo. Se devo andare a casa di estranei a mangiare dico sempre di no e cerco di evitare. Mi succede anche con i miei parenti, se devo andare da quelli  che non  frequento molto, mi succede la stessa cosa. Anche se devo partire, mezz’ora prima sto male.  Domenica dovevo andare a fare lo scrutinatore e sono stato male al mattino. Alla fine mi sento costretto ad abbandonare se non c’è qualcuno che mi spinge o che mi porta, se no devo abbandonare”.  “Poi c’è un altro grande problema, quando devo viaggiare ho molta ansia perché potrei aver bisogno di andare in bagno, anche perché sento lo stimolo, e potrebbe non esserci il bagno se sto in autobus. Oppure penso la stessa cosa se devo andare in un qualsiasi locale per mangiare, mi assicuro che ci sia il bagno e che posso raggiungerlo facilmente. Questa faccenda del bagno è seria. Non vado più in giro ed è iniziato tutto dalle superiori”.

Negli ultimi tempi Timoteo ha ridotto e poi abbandonato il calcio agonistico e amatoriale a causa dei problemi d’ansia (non tirava più in porta per paura di sbagliare e di essere criticato). Anche andare in pizzeria è diventato un problema perché teme di dover correre in bagno e nel far ciò,  dare nell’occhio ed essere preso in giro dagli altri.