Definizione del problema secondo il paziente

 

Durante il primo colloquio Paolo parla come un fiume in piena. Descrive da subito il malessere che prova, anche perché è da poco tornato da un convegno medico a Milano che ha vissuto con una tale sofferenza da anticipare il rientro a casa. Nonostante le descrizioni a getto dei suoi sintomi (per lo più fisici) appare lucido e collaborativo.  Afferma che il suo problema maggiore è uno stato ansioso che gli impedisce di godere della sua attività lavorativa e lo porta a evitare occasioni importanti ma che si svolgono lontano dalla sua casa o dal suo paese. Le sue preoccupazioni sono per lo più relative alle sue condizioni di salute, infatti durante l’ultimo viaggio si diceva:

·       “ e se dovessi sentirmi male? Cosa potrebbe succedere? Dovrei uscire dall’autostrada e cercare un ospedale. Potrei fare tardi al convegno. Se si dovesse rompere la macchina?”

·       “al convegno potrei avere un attacco di panico davanti a tutti e tutti se ne accorgerebbero”

·       “durante le relazioni potrei non riuscire a seguire i discorsi. Devo stare attento a eventuali sintomi pericolosi”

In tutti questi casi la preoccupazione, è il dover ricorrere alle cure degli altri ma soprattutto che gli altri si accorgano che lui non è capace di controllarsi e di curarsi. Affronta queste situazioni portandosi dei farmaci appresso e facendo una serie di controlli pre-evento, come ad esempio controllare la macchina o cercare su internet mappe di città e ospedali. Una difficoltà che lamenta è quella relativa ad allontanarsi da casa, tanto che le vacanze estive le trascorre in un villaggio turistico poco distante da casa. Non gli piace allontanarsi da casa e non se ne vuole allontanare, la sua preoccupazione è quella relativa alle possibili conseguenze dell’allontanamento vissuto come pericoloso. In seguito egli cambia richiesta e mi racconta di altri problemi maggiormente invalidanti per lui, ossia le difficoltà a dormire bene (che influiscono sul lavoro), la sensazione di avere il cervello bloccato dopo ore di lavoro, la mancanza di entusiasmo nello svolgere il suo lavoro e la sensazione di non essere un bravo marito, un bravo figlio, un bravo padre e un bravo medico. Tutte queste sensazioni si aggravano durante il fine settimana. Egli ritiene di avere una malattia mentale che lo porterà al declino e con lui tutta la sua famiglia. Inoltre, la colpa di tutto ciò è sua perché non riesce a controllare il suo cervello.