Informazioni anamnestiche

M. nasce senza difficoltà particolari. A 3 anni gli viene diagnosticato un tumore cerebrale per  cui si decide per un intervento chirurgico: purtroppo i medici non possono asportare la massa tumorale. Alla famiglia viene prospettato solo la possibilità di monitorare l’evoluzione del quadro clinico e una terapia farmacologia per l’epilessia ( assenze semplici).

M. è sottoposto a controlli ed esami medici con una frequenza mensile per i primi anni e gradualmente controlli annuali. La terapia farmacologia antiepilettica viene mantenuta, con continui cambiamenti di dosaggio e di tipo di farmaco, perché nessuna è mai riuscita a coprire le crisi epilettiche ( attualmente l’unica soluzione definitiva proposta sembra essere un intervento chirurgico, altamente rischioso ).

M. sebbene ha diverse crisi epilettiche alla settimana, riesce a condurre una quotidianità assolutamente normale. L’inserimento alla scuola materna ed elementare è stato sempre molto buono. M. negli apprendimenti è stato sempre molto precoce ( a 5 anni sapeva gia leggere), ma ha avuto sempre delle difficoltà di socializzazione. Preferisce sempre star da solo e con fatica si approccia a i coetanei. Se sono gli altri ad avvicinarlo, non sempre è disponibile alla relazione.

Alle domande. M. risponde senza difficoltà al momento, ma poi tende ad isolarsi.

A scuola il bambino è prevalentemente oppositivo. Non rispetta nessuna regola: non rispetta l’orario della merenda, non indossa il grembiule, si rifiuta di fare i compiti e di scrivere ( o fa il riassunto di quanto dettato dall’insegnante o rappresenta il contenuto attraverso disegni), non esegue i compiti in classe.. Se le insegnanti si oppongono ai suoi comportamenti, M. diventa provocatorio: inizia a stendersi per terra e a disegnare per fatti suoi, si rinchiude in uno stanzino e da li segue la lezione etc..Non ha mai agito la sua aggressività ne verso gli oggetti ne verso i coetanei e/o insegnanti. Questo comportamento a scuola è iniziato all’inizio della terza elementare, nei primi due anni di scuola M. ha sempre avuto un comportamento congruo. Le insegnanti, pur lamentandosi, accettano il tutto, perché comunque M.  alle interrogazioni ( verbali) dimostra di apprendere.

Rispetto alla sua malattia ( l’epilessia, perché M. non sa di essere affetto anche da un tumore cerebrale) M. attualmente ha iniziato a  rifiutare di prendere i farmaci negli orari prestabiliti ( fa finta di prenderli), mentre fino a questo momento aveva accettato senza problemi il tutto. Non chiede mai esplicitamente delle sue condizioni di salute, ma la mamma riferisce che spesso lo trova a leggere ( nell’enciclopedia o su Internet) argomenti inerenti  il funzionamento del cervello, la definizione di epilessia. Se la mamma tenta di affrontare direttamente l’argomento M. devia il discorso o prende e se ne va.