Conclusioni e riflessioni

L’assertività ha attualmente un ruolo importante sia in ambito clinico che in altri contesti come quello educativo. Sicuramente è un aiuto importante verso il cammino di conoscenza di se stessi in primo luogo e di se stessi nella relazione, ben sapendo il valore che per noi “esseri sociali” riveste il rapporto con gli altri.

 Indubbiamente passare da un “apprendimento tecnico” ad un sentire e pensare in modo assertivo non è facile tuttavia, avendo ben chiari quali sono i vantaggi a lungo termine, possiamo “concedere” a noi stessi una risorsa in più.

Talvolta la breve durata del training può essere di ostacolo all’esperienza assertiva, tuttavia è comunque utile perché costituisce un primo passo verso la conoscenza delle propri modi di  rapportarci agli altri. E’ fondamentale riconoscere che ognuno di noi è protagonista Primo della propria vita e che non assumersi la responsabilità di questo significa “sopravvivere” e non vivere.

Non dobbiamo però pensare che l’assertività sia la panacea di tutti i mali e che un comportamento corretto non ci garantisce di raggiungere i nostri obiettivi. Si rivela infatti una modalità che può aumentare la probabilità di ottenere una risposta a noi gradita ma non può certo garantirla.

Quello che conta è essere consapevoli del valore dei rapporti umani per la nostra stessa esistenza e la volontà di creare relazioni basate sulla fiducia reciproca, sul rispetto della nostra diversità e di quella degli altri, sulla cooperazione e collaborazione come soluzioni migliori per entrambe le parti, insomma: proviamoci!

 

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