Antonio Tundo1, Loretta Salvati1, Luca Cieri1, Marinella Daniele1, Daniela Di Spigno1, Roberta Necci1, Anita Parena1

1Istituto di Psicopatologia – Roma



Riassunto

Introduzione: La presenza di un disturbo ossessivo compulsivo (DOC) nei pazienti con schizofrenia (SCH) o con disturbo schizo-affettivo (DSA) è nettamente superiore a quella della popolazione generale e rappresenta un fattore prognostico negativo. Per quanto riguarda il trattamento del DOC in questi casi, i dati sull’efficacia degli antidepressivi serotoninergici sono limitati e controversi mentre non ci sono studi relativi all’impiego della terapia cognitivo comportamentale (TCC). Obiettivi di questo studio erano valutare l’adesione alla TCC e l’efficacia di questa nel DOC quando è in comorbidità con psicosi. Metodi: Ventuno pazienti con diagnosi di SCH o DSA e DOC in comorbidità, consecutivamente reclutati presso l’Istituto di Psicopatologia –Roma, sono stati trattati con TCC in un setting naturalistico. Outcome primari erano l’adesione alla cura (percentuale di pazienti che completano il percorso terapeutico) e la remissione (punteggio totale della Y-BOCS < 16). Outcome secondari erano la risposta (riduzione del punteggio totale della Y-BOCS > 25% dopo 1 anno di cura) e il miglioramento (punteggio della CGI-I < 2). Risultati: Cinque pazienti (23%) interrompevano precocemente il trattamento. A 12 mesi il 52% dei pazienti (11/21) risultava molto migliorato, il 33% (7/21) rispondente e il 19% (4/21) remittente. Conclusioni: I risultati del nostro studio indicano che la TCC è bene accettata dai pazienti con psicosi e comorbidità DOC e rappresenta un’efficace strategia di cura.

 

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