Disturbi alimentari e internet

 

In accordo con le statistiche mondiali di internet del 2007, il 18,9% della popolazione  mondiale accede regolarmente alla stessa rete internet. Secondo una ricerca del 2006, l’83% dei ragazzi del Nord America tra i 18 ed i 29 anni utilizza internet (Webmaster, 2007). La rete fornisce numerose informazioni di carattere medico, relative non solo agli aspetti sintomatologici e diagnostici, ma anche alle diverse forme di cura disponibili. In aggiunta, è possibile ritrovare siti che forniscono semplici indicazioni e consigli al fine di orientarsi nella scelta della cura più adeguata, ed un numero sempre crescente di spazi di auto-aiuto, in cui i frequentatori condividono idee ed esperienze rispetto allo specifico disturbo a cui il sito è dedicato. Sono state fatte numerose ricerche allo scopo di evidenziare il legame tra anoressia nervosa, bulimia nervosa e internet, ma le ricerche sulla diffusione dei siti pro-anoressia e pro-bulimia sono ancora all’inizio.  Questi siti, conosciuti anche come siti “pro-ana” e “pro-mia”, nascono negli Stati Uniti alla fine degli anni ’90, estendendosi gradualmente al continente europeo, fino ad arrivare in Italia intorno al 2002/03. Si calcola che oggi in America siano quasi 11 milioni le persone che frequentano tale realtà, il cui 99% è rappresentato da donne tra i 12 e i 40 anni. I media americani hanno condannato da subito questi siti, descritti dalla CNN come “scary sites that glamorize eating disorder” (CNN.com, 2007). Già nel 2001, l’Oprah  Winfrey Show ha messo in onda un programma che asseriva che questi siti incoraggino l’adozione di comportamenti pericolosi, quali condotte alimentari non salutari.

Tra i siti web pro-anoressia/bulimia italiani ritroviamo due categorie: i blog ed i forum. La prima tipologia, più di carattere pubblico, facilmente reperibile in tutto “il mondo internet”, consiste in una sorta di diario alimentare online, inserito giornalmente dalle bloggers. Le discussioni hanno come tema gli obiettivi di dimagrimento e sono incentrate sul rapporto cibo-peso. La seconda categoria, quella dei forum, assume un carattere di maggior riservatezza: si tratta di forum privati in cui sono invitati ad entrare solo coloro che condividono la filosofia di magrezza assoluta, “la filosofia di ANA”. Risultano essere uno spazio libero, gratuitamente offerto dai grandi portali internet, dove persone sofferenti di un grave disturbo alimentare si concedono di parlare con enfasi, a volte quasi fanatica,  del loro rapporto  con il cibo  e con il proprio corpo, e dove si dispensano consigli e suggerimenti su come diventare “anoressiche e bulimiche doc”. Sono composti da una sezione in cui avviene la discussione principale, incentrata solamente sul rapporto cibo-bilancia, e da sezioni dedicate ad argomenti ritenuti secondari, suddivisi per categoria, come ad esempio diete o utilizzo dei meccanismi di compenso.  Entrare nel mondo dei forum privati non è semplice come sembra: è a discrezione, infatti, della creatrice del sito l’ammissione della nuova adepta nella cerchia.  Tali forum acquistano quindi sembianze di sette religiose, in cui le “adepte di ANA”, musa ispiratrice ed ideale supremo, condividono una vera e propria filosofia di vita, l’appartenenza alla quale è testimoniata dall’indossare uno specifico segno di riconoscimento, che accentua il senso di appartenenza alla comunità stessa: un braccialetto con un farfallina, rosso per ANA e blu per MIA, da portare rigorosamente sul braccio sinistro e da esibire nel caso in cui si incontri un’altra persona provvista dello stesso braccialetto.