Etiopatogenesi dei Disturbi dell’Alimentazione

L’insorgenza di disturbi dell’alimentazione presuppone il considerare tali disturbi come sindromi ad eziologia multifattoriale. Tra i fattori di rischio:

Fattori socio-culturali: atteggiamento dei genitori (alte aspettative, prestazioni e peso) e dei coetanei (prese in giro), influenza dei media (atteggiamenti e prestazioni legate al ruolo), il dieting, “seguire diete” (Garfinkel e Dorian, 1997). È possibile che il cambiamento dei valori culturali nel tempo influenzi l’incidenza dei disturbi dell’alimentazione, inoltre lo studio dei fattori di rischio sociali potrebbe essere utile per strategie preventive.

Fattori psicologici: una significativa preoccupazione per il peso e l’immagine del proprio corpo rappresenta un aspetto patognomonico dei disturbi dell’alimentazione (DSM-IV) che potrebbe precedere lo sviluppo di sintomi psicopatologici significativi del disturbo e costituisce un aspetto prodromico della sindrome franca (Cooper e Goodyer, 1997). Altri studi dimostrano come anche la difficoltà nel mettersi in rapporto con gli altri in modo autonomo (Garfinkel e Garnel, 1982; Bruck, 1973) sembri legata ad una ridotta autostima che può condurre a focalizzare l’attenzione sul proprio corpo per raggiungere un senso di valore personale (Frederich e Grow, 1996).

Obesità:  associata spesso allo sviluppo di comportamenti di “dieting” e di un giudizio negativo di sé, sembra essere un fattore di rischio specifico dei disturbi dell’alimentazione.

Altri “stressors“: sono considerati come fattori scatenanti o precipitanti, quali, ad esempio, la pubertà, il cambiamento di ruolo, vissuti di perdita o fallimento (Fairburn et al.,1997).