Risultati raggiunti

Matilde fino al mese di ottobre u.s. non ha mai disdetto alcun appuntamento, chiedendone anzi due a settimana nelle prime fasi. Negli ultimi mesi è riuscita ad introdurre temi che la decentrano dalla confusiva scelta dei due partner, quali ad esempio il lavoro, il tempo libero e le nuove progettualità.

Verso la metà del mese di settembre, infatti, Matilde ha deciso finalmente di lasciare il triste ed isolato appartamento che occupava da sola, peraltro di proprietà del suo ex e che lei descriveva sempre come “buio, senza possibilità che filtrino i raggi del sole”, e come ulteriore responsabile del suo profondo stato di tristezza e solitudine. Si è dunque trasferita in un’altra città, in un appartamento non molto lontano dai suoi genitori e di loro proprietà.

Mantiene una sporadica frequentazione di entrambi i partner anche se, rispetto a Luca, precisa che “non ci sto fisicamente”.

Inoltre, accanto alla danza, sua grande passione, che però aveva un po’ abbandonato, è riuscita a introdurre anche altri hobby quali il nuoto e la frequenza ad un corso di ritratto, altra sua grande passione in cui riesce in maniera lodevole.

Nel corso delle sedute parla molto meno di stati di vuoto e la sensazione fisica di torpore, pur essendoci, non la accompagna costantemente per cui Matilde la definisce come una “compagnia passeggera”.

Dalla metà di ottobre Matilde aveva chiesto di poter diradare i nostri colloqui per motivi economici, non accettando le mie proposte di eventuale dilazioni nei pagamenti, adducendo motivi di orgoglio nel voler pagare tutte le sue cose.

Verso novembre, inviandomi un sms, chiedeva di poter fissare un colloquio; proponendole una data ma non ottenendo da lei alcuna risposta, alla mia nuova richiesta di conferma ricevo il suo sms che dice che si è presa un po’ di tempo per pensarci, ma che al momento non ritiene opportuno proseguire; chiede comunque la disponibilità per riprendere tra qualche tempo.